Le Passeggiate di Maresca
1. Passeggiate di Case Alte.
Questa passeggiata interessa le caratteristiche borgate che costellano la periferia del centro di Maresca, si pensa che siano state costruite ancora prima del paese e che mantengano ancora oggi il nome delle famiglie che anticamente le abitavano. Dalla piazza principale si prende via “Case Alte” che sale dolcemente tra alcune villette, dopo alcune decine di metri si passa accanto al luogo dove un tempo sorgeva il palazzo cinquecentesco di Ludovico Appiano distrutto quasi completamente da un bombardamento nell’ultimo conflitto mondiale. Oggi dell’antico palazzo è possibile osservare soltanto la piccola torretta che un tempo lo ornava. Lasciato il parcheggio si continua a salire raggiungendo la borgata di Case Milea, quindi Case Zuccheri e Case Martini; si sfiorano Case Bizzarri e Case Marchionni rimanendo al di sotto di Case Paradiso dove si trovano le più antiche costruzioni dell’intero paese risalenti al XV secolo. Superata la borgata della Selvina e Case Paolacci si scende fino ad incrociare la strada che sale alla Casetta Pulledrari. Continuando la discesa imbocchiamo via del Teso, sulla sinistra, che ci ricondurrà al punto di partenza.
2. Passeggiata della Ferriera.
Dalla piazza “Ludovico Appiano” si imbocca via del Teso che sale dapprima ai giardini pubblici per poi proseguire fino a raggiungere un bivio, proseguiamo a destra e raggiungiamo un altro bivio che supereremo andando a sinistra, il percorso per raggiungere la ferriera è indicato da cartelli quindi non corriamo il rischio di perdersi. Attraversiamo il piccolo ponte sul torrente Maresca e la ferriera ci apparirà sulla destra. Fino a qualche anno fa era solamente una casa in pietra dalle pareti annerite dal fumo ma dopo un lungo e accurato restauro è tornata al suo antico splendore diventando uno dei poli museali più visitati. Dopo aver attraversato il ponte, si raggiunge il complesso delle Ginestre con la sua vivace piscina coperta funzionante tutto l’anno e la sua piscina all’aperto che allieta l’estati marescane. Dalle Ginestre si scende nuovamente a via del Teso e quindi alla piazza principale.
3. Passeggiata del Crinalino.
Dalla piazza principale, scendendo lungo via Risorgimento, si raggiunge l’abitato di “Case Biondi” a sud del paese che attraverseremo interamente. Superata la fontana, si raggiunge un caratteristico ponticello in pietra e mattoni rossi sul torrente Maresca e si prosegue dapprima passando sotto il viadotto della strada provinciale e quindi imboccando la mulattiera che sale a sinistra costeggiando una recinzione. Si prosegue oltrepassando alcuni campetti coltivati e un boschetto di castagno ed ontano, per giungere infine ad incrociare, nei pressi di una madonnina, la strada panoramica di Bardalone
Passeggiate nei dintorni della Casetta Pulledrari.
Situato al confine della Foresta del Teso il rifugio della Casetta dei Pulledrari è stato per anni un punto di riferimento per camminatori e e amanti delle passeggiate in montagna. Sebbene il rifugio sia al momento chiuso rimane come punto di partenza per moltissimi itinerari per raggiungerlo basta seguire le indicazioni e dopo circa 10km dal centro di Maresca si arriva alla nostra destinazione. Molti dei sentieri sono segnati e curati dalla locale sezione del CAI.
A. Passeggiata di Spinarazza.
Poco prima di raggiungere il parcheggio della Casetta Pulledrari, nei pressi di un’ampia curva a gomito nel mezzo della quale un grande cartello di legno segnala la vicinanza della casetta, troviamo sulla destra una strada forestale che si inerpica a mezza costa per una decina di chilometri fino a ricongiungersi con la S.S. n. 632 che collega Pontepetri a Pracchia. Durante il tragitto è possibile osservare suggestivi panorami della Valle del Reno e della pianura Pistoiese. Lungo questo percorso non si trovano fonti d’acqua il consiglio è di prendere un po’ d’acqua fresca direttamente nel centro del paese dalla fontana, detta “pillone”.
B. Passeggiata di Pian della Trave.
Dal Rifugio della Casetta Pulledrari si scende leggermente in direzione sud fino ad incrociare una strada forestale che piega a sinistra. Dopo aver superato la sbarra si prosegue lungo lo sterrato in falso piano fino ad una radura in un boschetto di abete. Si raggiunge quindi facilmente il crinale dove si estende un piccolo pianoro erboso, un tempo, in questo luogo un grande “trave” delimitava i confini di pascolo tra le due vallate. La presenza di grandi tavoli in legno e di comode panche lo rende il posto ideale per un pic nic o per una breve sosta. Per tornare alla Casetta Pulledrari si può percorrere anche il sentiero C.A.I. n. 33 che attraversa un suggestivo bosco di faggio.
C. Passeggiata della Maceglia.
Dal Rifugio della Casetta Pulledrari si prende la strada che scende al parcheggio e la si segue per poche curve a gomito lungo una comoda strada sterrata che prosegue a mezza costa. Il percorso si snoda in gran parte su terreno pianeggiante per salire lievemente soltanto nell’ultimo tratto finale, prima di giungere al passo della Maceglia. La Maceglia è un luogo tristemente famoso sulla montagna perchè in questo luogo durante la Seconda Guerra Mondiale una pattuglia tedesca sorprese un gruppo della brigata “Bozzi” uccidendo due partigiani e ferendone altri. Un cippo ricorda quel tragico evento e un cartello illustra brevemente quelle fasi del conflitto mondiale.
D. Passeggiata del Rombiciaio.
Dal Rifugio della Casetta Pulledrari si segue la descrizione della passeggiata della Maceglia fino ad incrociare una mulattiera che sale a destra, segnata con segnavia
bianco-rossi del C.A.I. n. 1-3. Si prosegue su questa salendo continuamente fino al passo del Rombiciaio dove si apre un suggestivo panorama sulla valle dell’Orsigna. Dal passo in
poco più di un’ora si raggiunge il Rifugio del Montanaro, gestito dalla locale sezione del Club Alpino Italiano.