Porcini e funghi: i tesori gustosi del bosco

Con il riso o la pasta fresca, trifolati come contorni, sulla bistecca, fritti, su un crostone di pane. Gustosi, profumati, un vero tesoro del bosco: i funghi dell’Appennino pistoiese hanno tantissimi estimatori a tavola. Decine e decine sono le varietà dei funghi che colorano e affollano il sottobosco ma uno è l’indiscusso re: il porcino, “Boletus”, nelle sue varie specie (nero, estivo o estatino, settembrino).

Ha un sapore intenso, la polpa è soda e bianca, il cappello è marrone, più chiaro o scuro a seconda della specie e del bosco. Cresce nei castagneti, nelle faggete e nei boschi di abete bianco. Tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno sono tanti gli appassionati che si mettono alla ricerca nei boschi: per tutti la raccomandazione (oltre all’attenzione nella scelta delle specie dei funghi) è di consultare regole e normative della Regione Toscana sulla quantità e sulla modalità di raccolta.

Per chi volesse gustarne il sapore, i funghi freschi si trovano nelle tante botteghe della montagna e, per assaporarli a tavola, basta assaggiare i deliziosi piatti nei ristoranti e nei rifugi che propongono ampie scelte nei loro menù dedicati a questa prelibatezza.