“E io non scenderò più” disse Cosimo Piovasco di Rondò, il protagonista del “Barone rampante” di Italo Calvino, decidendo di vivere per sempre sui rami degli alberi. E a vedere le faggete della montagna pistoiese la tentazione potrebbe quasi venire. La loro bellezza muta al ritmo di valzer delle stagioni, con i gialli dell’autunno, il verde tenue e squillante della primavera e dell’estate. E c’è un modo meraviglioso di scoprire i boschi, anzi di vederli e viverli da un’altra prospettiva, decisamente avventurosa. Quella ad “altezza rami” che si può sperimentare nei Parchi avventura, dove tra passaggi in equilibrio, scale, funi, teleferiche, ponti tibetani, si vivono mille emozioni a contatto con gli alberi. Oppure si può provare a stare in equilibrio sopra corsi d’acqua e gole di roccia di un canyon, come in un romanzo di esploratori.
Che sia un’esperienza da vivere in famiglia – ci sono percorsi studiati appositamente per i più piccoli – che siate sportivi allenati, un gruppo di amici o di colleghi di lavoro che vogliono divertirsi e mettere alla prova il loro affiatamento, i Parchi avventura della montagna pistoiese offrono tantissime opzioni. I comuni denominatori sono il divertimento in tutta sicurezza, la voglia di muoversi e godere della bellezza della natura.
Il Parco avventura Doganaccia si trova nel comprensorio della Doganaccia, sopra il centro storico di Cutigliano e comprende quattro percorsi, immersi nel bosco di faggi.
Allo Spider Park a Marliana ci si può spostare tra gli alberi, imparando il senso dell’equilibrio e sfidando gli amici a completare i percorsi tra salti con le liane e ponti tibetani.
Al Canyon Park a Scesta, Bagni di Lucca, si può vivere l’emozione di passare sopra il torrente Lima e osservare dall’alto la sua bellezza, vedere da vicino le pareti delle gole del canyon, con teleferiche lunghe più di 100 metri sopra le rapide, oppure pagaiare in mezzo alle acque cristalline.
Bastano dispositivi di sicurezza e caschi, forniti dai Parchi, e via… verso l’avventura!