Popiglio

Popiglio, Toscana Italia | (Allarga la mappa)

La storia di Popiglio è cristallizzata in quello che è il suo monumento più famoso e importante, non solo del paese ma della montagna, e basta un solo sguardo per innamorarsi.

Fuori dal centro abitato percorrendo una strada fatta di curve e saliscendi circondata dagli alberi, che per la sua conformazione è diventata una delle prove più emozionanti del Rally degli Abeti, si arriva su un piccolo promontorio che si affaccia sul fiume Lima. Lasciate la macchina il più lontano possibile e godetevi ogni passo che vi avvicina alla vostra meta, ne varrà la pena. La vostra destinazione è lontana solo qualche centinaio di metri e vi accoglierà a braccia aperte. Il vostro viaggio vi ha finalmente portato alla Rocca Securana, o come le chiamano tutti quanti con un pizzico di orgoglio malcelato Le Torri di Popiglio. La Rocca sorgeva su antico insediamento romano a guardia delle vie di comunicazione, venne in seguito rinforzata dai longobardi e poi resa ancora più sicura dai Conti Guidi, i feudatari della zona.  La Rocca era composta da 2 torri a base quadrata, ancora oggi ben visibili anche se parzialmente crollate, e da altri edifici di cui si vedono i solamente i resti e fino a pochi secoli fa era la più importante sentinella a protezione del nostro territorio.

Le Torri condividono, e racchiudono, il passato del paese di Popiglio nato in epoca romana probabilmente sviluppandosi attorno a questo insediamento militare per poi diventare cruciale durante la guerra tra Pistoia e Lucca, quando ormai era già da molti anni un libero comune con numerosi abitanti.  In quegli anni subì molti attacchi ed invasioni ma si ricorda in particolare un episodio. Fu qui che fuggì in cerca di riparo il peggiore traditore di Pistoia Filippo Tedici, colui che aprì le porte di Pistoia a Castruccio Castracani permettendogli di prenderne il controllo,  ma venne trovato, catturato e alla fine decapitato proprio sul Ponte di Castruccio. La sua testa venne portata a Pistoia in segno di trionfo ma gli abitanti di Popiglio  raccolsero il suo corpo e lo seppellirono per poi riconsegnarlo alla famiglia.

Nel centro del paese si trova La Pieve di Santa Maria Assunta una delle chiese più antiche della montagna , venne inaugurata nel 1271, e anche se ha subito numerosi ammodernamenti nel corso della sua vita non ha mai perso il suo stile tardo romanico.  Il suo esterno in pietra, sobrio e austero, è come uno scrigno che protegge tesori inestimabili. Una volta varcata la soglia la chiesa si rivela in tutta la sua bellezza e la sua calda accoglienza.  Per salvaguardare questi suoi tesori e permettere a tutti di goderne nel 1993 è stato inaugurato il Museo Diocesano di Arte Sacra che ancora oggi conserva e valorizza il patrimonio storico e artistico del territorio. Nel percorso museale oltre alla chiesa è possibile visitare anche La Cappella della Compagnia del SS. Sacramento un piccolo edificio affacciato sulla piazza del paese costruito nel 1638 che al suo interno custodisce numerosi paramenti sacri e dipinti del 1600 e del 1700.

Popiglio però non è solamente questo. Dal 1890 ospita il Teatro Mascagni, nato su iniziativa degli abitanti del paese e usato per anni come sede della filarmonica intitolata a Pietro Mascagni, ad oggi il teatro della montagna pistoiese. Già nel 1910 ospitò la filodrammatica del paese dando il via alla sua tradizione teatrale e oggi ospita numerose rappresentazioni, commedie e concerti incorniciate nell’originale arco scenico di fine ‘800.