Bardalone
Frazione del Comune di San Marcello Piteglio, Bardalone è situato ad un’altitudine di 760 m s.l.m. e prende il nome dall’omonimo torrente, che nasce dalle pendici del Monte Croce delle Lari e si unisce al torrente Maresca a Campo Tizzoro.
Si trova su una dorsale che scende dal Monte Peciano, il quale è localmente definito “le Sassaie” per la composizione più rocciosa del terreno e per le piccole cave che vi erano attive nell’Ottocento. Poco sotto un pianoro detto Alpe Piana, consta, per la parte più antica, di due file di case che partono dal fondovalle. Per il resto è costituito da una serie di borghi separati tra di loro, anche sull’altro lato della valle (Case Ducci, Case Pellegro, Campomagno, La Casa, Case Bargellini, etc.) circondati da fitti ed estesi boschi. Si trova in splendida posizione, sul versante più soleggiato della valle, circondato da stupendi ed intatti boschi di castagno che diventano di faggio alle quote superiori ai 1000 metri. La parte più antica si trova presso la piazza e la vicina località della Fontanaccia, in particolare Via Provenzal, dove si trovavano capanne probabilmente già prima del ‘600; probabilmente anche nella località di Campomagno erano presenti poderi e fattorie prima della costruzione dell’oratorio nel 1618.
Storia
Nel 1618 gli abitanti del borgo di Bardalone chiesero che fosse eretta una chiesa, poiché per essere presenti alle funzioni religiose dovevano camminare fino a Gavinana. Quindi si presume che la zona sia popolata già dal ‘500 (quando sembra fossero presenti alcuni mulini), e nel 1618 gli abitanti erano già un numero abbastanza consistente, dislocati nei borghi di Campomagno, nella zona dell’attuale piazza e in alcune abitazioni sparse lungo l a strada. I Ducci di Gavinana, per necessità di traffico, costruirono infatti lungo la strada alcuni edifici adibiti a propria abitazione e ricovero per animali da trapelo (per il traino della slitta e la frenata in discesa) utilizzati per i carri che salivano verso Gavinana e oltre.
La zona fu abitata anche in epoca preistorica, ma risalgono al basso medioevo i primi nuclei stanziali nel territorio di Bardalone.
La località, come tutta la valle del Bardalone, era anticamente parte del territorio del comune di Gavinana, e fino al 1600 era zona boscosa destinata al taglio del legname. Il paese acquistò autonomia dalla chiesa di Gavinana nel 1787 grazie alla riforma ecclesiastica voluta da Scipione de’ Ricci, vescovo di Pistoia.
Monumenti e luoghi d’interesse
La chiesa sorge nella parte alta del paese, sulle rovine dell’oratorio di cui si ha notizia già dal 1618. La chiesa attuale fu costruita tra il 1723 e il 1728 su richiesta degli abitanti dei borghi che componevano Bardalone. L’edificio è a pianta rettangolare, a una navata, con tetto a capanna. La facciata è coperta da un portico a tre archi.
All’interno la navata è coperta con volta a botte e sostenuta da sei archi. L’altare maggiore, costruito con pezzi di spoglio derivati da un altare di una chiesa di Pistoia, è isolato e reca due belle colonne con capitello. I due altari laterali hanno due pilastri che sorreggono un cornicione sovrastato da un arco a sesto acuto.
La chiesa nel 1800 subì numerosi lavori di ampliamento e restauro, terminati nel 1860 con la costruzione dell’abside. La decorazione pittorica dei pilastri risale al 1945.