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La Propositura di San Marcello, scrigno del corpo di Santa Celestina

Piazza Giuseppe Arcangeli, San Marcello Pistoiese | (Allarga la mappa)

Chiunque giunga nel grazioso borgo di San Marcello Pistoiese non potrà non essere attratto dall’inconfondibile campanile, dal gusto seicentesco, della propositura. Un richiamo che nasce dalla chiesa paesana, un edificio menzionato dalle antiche fonti già nell’XI secolo. Un’origine romanica, che ormai si può scorgere unicamente nella facciata a capanna, caratterizzata da conci squadrati in pietra serena, elemento che contraddistingue tutte le chiese medievali della Montagna Pistoiese.

Con l’avvento del XVII secolo l’edificio andò incontro a ingrandimenti, rifacimenti e abbellimenti, con il risultato di una navata unica, coronata da un’ampia tribuna. Il XVIII secolo vide una seconda stagione di lavori: l’arrivo del vescovo Scipione de’ Ricci segnò nuovamente un mutamento nel volto della chiesa; l’interno venne impreziosito da stucchi, pitture in finto marmo e una straordinaria cupola emisferica sopra la navata, affrescata dal fiorentino Giuseppe Gricci nel 1788, che raffigura la Discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli.

Nel corso degli anni la chiesa, elevata al grado di propositura nel 1784, venne ornata di incantevoli opere d’arte, basti guardare al ricco coro con l’Invenzione della Croce di Agostino Ciampelli (Firenze 1565 – Roma 1630), una Visitazione del XVII secolo e una vetrata novecentesca dai colori vivaci inneggiante i due patroni paesani, San Marcello e Santa Celestina.
Si aggiungono un gruppo scultoreo in cera rappresentante l’Ecce Homo, attribuita al noto ceroplasta siciliano Gaetano Giulio Zumbo (Siracusa 1656 – Parigi 1701), e il pregevole organo a canne, restaurato e perfettamente funzionante.
Realizzato dal lucchese Cosimo Ravani nel Seicento, fu ampliato tra il 1788 e il 1790 da Pietro Agati e ornato con una mostra intagliata del XIX secolo, attribuibile ai fratelli Tronci.

La propositura, dedicata a San Marcello I, papa, ospita infine il corpo santo della giovane martire romana Celestina, divenuta patrona del borgo e di tutta la Montagna Pistoiese a partire dal 1731, anno del suo arrivo in terra pistoiese.
Accolta con magnificenza dal popolo di San Marcello e dei paesi vicini, la Santa viene celebrata ogni anno l’8 settembre, con grandi festeggiamenti.