Il sito archeologico medievale di Castel di Mura
Cenni storici
Costruito nel XIII secolo, fu rinforzato nella metà del XIV. Fu sede di ripetuti scontri tra pistoiesi, lucchesi e fiorentini. Noto l’evento del 1303, la fortezza tenuta dalla fazione dei Neri fu assediata dai Pistoiesi di parte Bianca che, sconfitti, dovettero ritirarsi. Nello scontro morirono duecento uomini e ventotto cavalli. Nel 1330 un commentatore di Dante ricorda un fatto di sangue occorso a Castel di Mura. Jacopo e Tommasino de’ Tedici uccisero Masino di Ser Orlando, Como d’Antonio e vari altri di Lizzano e della Montagna Superiore, durante una cena dentro la fortezza. Nello stesso anno il Comune di Pistoia rinnovò l’incarico di Capitano della Montagna ad Angelo Panciatichi proprio per reprimere i conflitti interni al territorio comunale. Questa è una tra le più antiche attestazioni di tale magistratura che ebbe la sua sede in Castel di Mura secondo alcune fonti dal 1355 al 1361. Tale localizzazione al centro della Montagna Superiore e allo sbocco della via per Modena, rendeva strategica la residenza di questo importante magistrato, tanto che ancora Machiavelli descriveva così la fortezza: “Non passa uccello per la Montagna Superiore che da Castel di Mura non si veda”.
Castel di Mura si erge sulla sommità del monte Castello in loc. Lancisa tra i borghi di Spignana e Lizzano. Domina due valli, della Verdiana e, sopra il torrente la Volata, della val di Lima.
Nel sito archeologico medievale di Castel di Mura sono ben riconoscibili i resti della fortezza più importante della montagna superiore, edificata, secondo Domenico Cini, nel XIII secolo al centro di un crocevia di itinerari provenienti da Firenze e da Pistoia, da Lucca e da Modena, tanto importante da essere scelta come sede del Capitano della Montagna tra il 1355 e il 1361.
Il sito è oggetto di attenzione della comunità in particolare dell’associazione culturale Valle Lune che, grazie alla collaborazione con archeologi professionisti ha sviluppato interessanti e approfonditi progetti di indagine storico-archeologica, progetti sostenuti da Cesvot, Fondazione Caripit, Comune di San Marcello Piteglio. Dal 2015 il Comune è concessionario di scavo per conto del MIBacT grazie al prezioso interessamento e coinvolgimento dell’associazione Valle Lune. L’ indagine archeologica è condotta da un’ equipe di archeologhe in collaborazione con l’Associazione Valle Lune e l’Università dei Paesi Baschi. Il sito è parco archeologico ed è visitabile solo previo appuntamento con l’Associazione Valle Lune telefonando al numero 3388393423 fa parte di una rete di percorsi da loro promossa associazione@vallelune.it; Valle Lune FB