La selvaggia Valle dell’Orsigna: antichi mestieri per rinnovate emozioni
La Via della Castagna e del Carbone
Orsigna. Luogo di incanto e di poesia. Posto in una splendida vallata, al confine tra Toscana ed Emilia, dove la natura ancora regna selvaggia.
Qui la bellezza è rimasta autentica; boschi, acqua e silenzio sono la più grande ricchezza e si percepisce profondamente il legame della comunità con il territorio.
Orsigna ospita uno degli itinerari dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese, che si propone di dare una rappresentazione della vita quotidiana delle genti dell’Appennino: la Via della Castagna e la Via del Carbone narrano dei tempi in cui il castagno era l’albero del pane e si lavorava duramente come carbonai.
La Via della Castagna parla di mani di donne, uomini e bambini che raccolgono le castagne, frugando tra i cardi; di metati accesi, che diventavano il centro della vita sociale e ospitavano veglie serali, dopo intere giornate di lavoro.
Racconta della filiera della castagna, che ancora oggi ha luogo nella valle. Lungo il percorso vi aspetta un solitario metato, usato per l’essiccazione, dove sedersi e ascoltare storie di uomini e di boschi; e il Molino di Giamba, vecchio mulino a due palmenti che, azionato dalla forza dell’acqua, trasforma i frutti del bosco in farina dolce, pronta per essere cucinata nei più svariati modi.
Qui si può provare anche l’emozione di camminare su una delle invenzioni più geniali di Leonardo da Vinci: il suo progetto di ponte autoportante prende vita per mezzo di due ingegnosi ponti in legno, perfettamente inseriti nel contesto paesaggistico.
Proseguendo lungo il sentiero, la Via del Carbone ci riporta alla memoria l’antico mestiere del carbonaio: un lavoro pesante e difficile, che portava gli uomini a passare anche lunghi mesi lontano da casa.
Le suggestioni arrivano dalla ricostruzione di una capanna, un’ambientazione realistica realizzata con frasche, foglie e terra, rifugio e dimora dei carbonai, e da una carbonaia didattica, dimostrazione di un’arte antica, tramandata di generazione in generazione, che si rinnovava a ogni rituale di cottura del carbone.
Intrecci tra passato e presente per un viaggio antropologico di grande fascino, capace di mantenere viva la memoria di tradizioni e mestieri.
Per info: www.ecomuseopt.it